2012
(di Roland Emmerich)
di Jai Carol Gigli*
"2012" è un
film catastrofico sulla fine del mondo che, secondo il calendario
Maya, avverrà il 21 dicembre 2012, quando la forza distruttiva del
sole riscalderà il centro della terra.
Nel film gli
avvenimenti si svolgono nel corso di vari anni. Nel 2009, siamo in
India, in una miniera di rame, da dove si osservano due fenomeni
particolari: le più grosse eruzioni nel sistema solare e la
moltiplicazione dei neutrini emessi dal sole. Nel 2011 si riuniscono
i capi dei governi di tutto il mondo per discutere di questo
problema che potrebbe far scomparire il pianeta. In gran segreto,
viene organizzato un piano per salvare le famiglie più importanti,
mediante la costruzione di enormi navi in Cina.
Il direttore
del museo del Louvre, a Parigi, su consiglio della figlia del
presidente degli Stati Uniti, accetta di sostituire quadri pregiati
del museo e di trasferirli in un posto più sicuro. Intanto, negli
Stati Uniti, ci sono continui terremoti. Siamo nel 2012 e Jackson
Curtis, uno scrittore di romanzi di fantascienza, giunge a Los
Angeles dall’ex moglie Kate, per portare, nel weekend, i suoi due
figli al parco di Yellowstone. Lì incontrano Charlie Frost, un pazzo
visionario, che trasmette per radio notizie sulla prossima fine del
mondo.
Il presidente
degli Stati Uniti, in un messaggio video, ordina a tutti di evacuare
immediatamente. Per salvarsi ogni persona dovrà acquistare un
biglietto da un miliardo di euro. Il presidente del Consiglio
italiano e quello degli Stati Uniti rinunciano alla salvezza e
rimangono a pregare insieme ai loro popoli. Lo scrittore, i figli,
l'ex moglie e il suo compagno, anche se non hanno i biglietti,
cercano di raggiungere comunque la Cina. Con l'aiuto di un
ragazzo giapponese, riescono a salire su una delle navi, proprio
mentre sta partendo. Purtroppo il compagno di Kate muore, mentre
cerca di entrare nella nave e il portellone rimane aperto.
All'arrivo di un’onda gigantesca, la nave rischia di andare in
collisione con l'Everest, ma Jackson riesce a riparare il portellone
e la nave, salva, si dirige verso l'Africa, dove inizia un nuovo
mondo.
Questo film ha
suscitato in me forti emozioni, soprattutto per gli effetti speciali
che mi hanno lasciata senza fiato. Tensione, ansia e paura sono le
sensazioni che ho avuto durante la visione di questo film. Non si fa
alcuna fatica ad immedesimarsi e a ritrovarsi, all'improvviso, in un
mondo che, a poco a poco, si sta distruggendo e con lui anche la
razza umana.
*Iscritta al
corso personaggi nuovi per la tv, anno accademico 2009-2010