Studio 254 ospita Tiberio Timperi, Giorgio Chessari, Nenella Impiglia Curzi
Continua, con successo, il ciclo di incontri dell’accademia di Cesare Lanza
con personaggi del mondo della televisione, del giornalismo, dell’imprenditoria




È stato un giovedì ricco di appuntamenti per gli allievi di Studio 254, l’accademia di spettacolo e comunicazione di Cesare Lanza, che ieri hanno avuto la possibilità di ascoltare e confrontarsi con tre personaggi di grande interesse: il giornalista televisivo Tiberio Timperi, il direttore di produzione Mediaset Giorgio Chessari, l’imprenditrice e scrittrice Nenella Impiglia Curzi.

Il popolare giornalista, padrone di casa dello storico programma di Michele Guardì “In famiglia”, animato dalla sua consueta schiettezza, ha sottolineato quanto oggi, forse più di ieri, solo se si è animati da una grande passione per il mondo dello spettacolo si può sperare di ritagliarsi uno spazio al suo interno, diversamente, ha commentato Timperi, è preferibile cambiare immediatamente rotta e dedicarsi ad altri lavori. Non sono mancati accenni ai mutamenti, sia nella forma sia nei contenuti, che la televisione ha subito negli ultimi 20 anni e di come talvolta, l’esternalizzazione nella produzione dei programmi abbia portato ad un impoverimento dei contenuti.

Di tutto ciò che accade dietro le quinte, del mondo spesso nascosto che consente alla famosa lucina rossa di accendersi, ha parlato poi Giorgio Chessari. Il direttore di produzione di moltissimi programmi Mediaset ha svelato i meccanismi che di fatto permettono ad una trasmissione televisiva di andare in onda. “C’è un grande lavoro che spesso parte mesi prima che un programma abbia inizio e che coinvolge molti addetti ai lavori. Solo il perfetto sincronismo tra le operazioni di ciascuno di loro e la comprensione delle richieste dello staff autorale e del presentatore fanno sì che un programma possa svolgersi al meglio”.

È salita, infine, in cattedra l’imprenditrice Nenella Impiglia Curzi (marchi Vic Matiè e O.X.S.) che ha subito catalizzato l’attenzione dei ragazzi con la sua coinvolgente dialettica. In tour per la presentazione del suo libro “La scarpetta nel piatto”, l’imprenditrice marchigiana ha sottolineato quanto sia sempre importante essere positivi e propositivi. “Dovete fissarvi un obiettivo e perseguirlo con determinazione, senza lasciarvi mai scoraggiare”. Ha, infatti, ricordato non solo la propria esperienza personale, ma anche quella legata all’attività imprenditoriale della sua famiglia e di quanto sia stato necessario non cedere mai al pessimismo nonostante la pesante crisi economica.

Grande appassionata di moda e di cibo, nel libro “La scarpetta nel piatto”, confessa Impiglia, “Ho cercato di sintetizzare due mondi che amo molto e che hanno tanti aspetti in comune. Cibo e moda, infatti, oggi non rispondono più al bisogno di coprirsi o di sfamarsi, ma sono diventati un modo per comunicare con gli altri. Sono una strenua sostenitrice del made in Italy e mi appare strano che in televisione si dedichi tanto spazio, forse troppo, alla cucina, mentre pochissimo è quello destinato alla moda, elemento fondamentale dell’economia italiana”.

Ha concluso il suo intervento confidando ai presenti un sogno nel cassetto: “Vorrei tenere una rubrica in tv, una pillola nella quale rispondere alle più diverse curiosità, perché la curiosità è il motore della mia vita”.


23-04-10





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