APPRODA A TEATRO LA “BERLUSCONEIDE” DI
CESARE LANZA, LE RAGAZZE DI PAPI IN SCENA
Da Francesca Lana a Barbara Guerra, Cesare Lanza porta in teatro le
ragazze di papi-Silvio, quelle travolte nel frullatore dello
scandalo escort, quelle dei party incriminati.
L’autore di Domenica
In e Buona
domenica mette
in scene “La
Berlusconeide”, una pièce che punta a un mix tra
spettacolo e talk-show che promette un’interazione diretta tra
attori e pubblico.
«Voglio verificare in scena un’idea che mi frulla da tempo in testa:
prendiamo un argomento di attualità e proponiamo una mescolanza tra
momenti di spettacolo e di talk, prevedibilmente acceso e focoso, e
assolutamente libero, tra il pubblico e gli attori e gli opinionisti
presenti. Ovviamente l’argomento di maggior attualità, da mesi, è
tutto ciò che riguarda Berlusconi. Ma, se il test convince e la
produzione andrà avanti, i temi, che so, potrebbero essere, a titolo
di esempio, il caso Briatore, la storia tra Canalis e Clooney estesa
ad analoghi amori e amorazzi,
la Nazionale di calcio e il campionato, altri
argomenti che coinvolgano fortemente l’opinione pubblica», dice
Lanza.
Le belle ragazze approdano al Teatro dei Comici di Roma dal 27
ottobre al 7 novembre e daranno spazio alla curiosità e
all’irriverenza della “Vox populi”.
Per il suo padre creativo lo spettacolo deve fare riflettere e
divertire, ma senza alcuna esagerazione politica: «In questo Paese
ci sono una destra molto forte e una sinistra divisa ma molto
appuntita: due schieramenti che sembrano pronti a scannarsi o quasi,
ogni giorno, su qualsiasi divergenza. Noi, vogliamo, semplicemente
sdrammatizzare là dove sia possibile, fare un po’ di spettacolo,
sorridere e far sorridere. Divertire, intrattenere come a cena tra
amici, quando chiunque può dire liberamente la sua. Tutti parlano,
ma la gente comune non parla, almeno pubblicamente. Gli spettatori
avranno facoltà di parlare e sfogarsi, senza censure».
Al ritmo di musica Lanza propone monologhi, imitazioni e parodie,
sempre all’insegna dell’imprevedibilità. Ci saranno Bossi, Ratzinger
e ovviamente il protagonista Berlusconi: tutti inevitabilmente
caricature di se stessi.
BLITZ, 19-10-09
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