TEATRO: 'LA BERLUSCONEIDE' DI CESARE LANZA
AL 'TEATRO DEI COMICI' DI ROMA
Roma - Al 'Teatro dei Comici' di Roma va in scena,
dal 27 ottobre al 7 novembre, 'La Berlusconeide' di Cesare Lanza,
con la regia di Gian Carlo Nicotra e la partecipazione dei giovani
dell'Accademia Studio 254. Tra i personaggi: Gabriele Marconi del
Bagaglino e volti televisivi, dai reality e da altri programmi, come
Enzo Costanza, Milo Coretti, Francesca Lana, Barbara Guerra,
Filomena Cacciapuoti (la cantante, insieme ad Apicella, preferita da
Silvio Berlusconi, Floriana Secondi, Maria Monse', Karina, Giada De
Miceli, Luisa Moscato, e altri.
"Voglio verificare - spiega Cesare Lanza - in scena un'idea che mi
frulla da tempo in testa: prendiamo un argomento di attualita' e
proponiamo una mescolanza tra momenti di spettacolo e di talk,
prevedibilmente acceso e focoso e assolutamente libero, tra il
pubblico e gli attori, gli opinionisti presenti, ecc. Ovviamente
l'argomento di maggior attualita', da mesi, e' tutto cio' che
riguarda Berlusconi. Ma se il test convince e la produzione andra'
avanti, i temi, che so, potrebbero essere , a titolo di esempio, il
caso Briatore, la storia tra Canalis e Clooney estesa ad analoghi
amori e amorazzi, la Nazionale di calcio e il campionato, altri
argomenti che coinvolgano fortemente l'opinione pubblica".
"Tre le novita' messe in campo dallo spettacolo - spiega l'autore -
il mix spettacolo e talk, l'argomento di forte attualita' e la
parola in liberta' al pubblico, alla 'ggente'. Spero che lo
spettacolo non riceva subito una forte connotazione politica. In
questo Paese ci sono una destra molto forte e una sinistra divisa ma
molto appuntita. Due schieramenti che sembrano pronti a scannarsi o
quasi, ogni giorno, su qualsiasi divergenza . Noi vogliamo
semplicemente sdrammatizzare, la' dove sia possibile, fare un po' di
spettacolo, sorridere e far sorridere. Divertire, intrattenere, come
a cena tra amici, quando chiunque puo' dire liberamente la sua.
Percio' il format si chiama 'Vox Populi'. Tutti parlano, ma la gente
comune non parla, almeno pubblicamente. Al Teatro dei Comici gli
spettatori avranno facolta' di parlare e sfogarsi, senza censure".
ADNKRONOS, 21-10-09
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